Un grande ritorno per Carmen al Teatro Olimpico di Roma: un nuovo allestimento per la Carmen di Bizet secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, ispirato alla produzione del 2013 del Festival Les Nuits de Fourvière/Dèpartement du Rhône e Opéra Théâtre de Saint-Étienne, che ha aperto nel 2014 la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla.
Questa nuova produzione vede impegnate Accademia Filarmonica Romana, Teatro Olimpico e Vagabundos ed è stata in scena al teatro capitolino dal 22 ottobre all’8 novembre 2016, aprendo ufficialmente le stagioni 2015-16 della Filarmonica Romana (la n. 195) e del Teatro Olimpico.
Dopo lo straordinario successo del Flauto Magico mozartiano, divenuto ormai un cult con oltre 150 repliche in Italia e in Europa, l’Orchestra di Piazza Vittorio si misura con una delle più celebri opere di tutti i tempi, simbolo dell’amore travolgente e passionale, presentata in una riscrittura romantica e sognatrice, un mosaico di ritmi e stili musicali, un affresco di lingue, atmosfere e musiche liberamente fuse.
Dalla salsa al flamenco, dalla tecno alla lirica, dal blues al tango, fino al reggae e alle esotiche sonorità arabe, indiane e africane. Un viaggio che va dalla Francia alla Spagna, dalla Tunisia al Senegal, dal Brasile all’antica Persia. “La Carmen è un’opéra-comique, ispirata dalla musica popolare gitana – racconta Mario Tronco direttore artistico dell’Orchestra e regista dell’opera. Il nostro lavoro tende ad esaltare le zone della partitura di forte ispirazione popolare. Con Leandro Piccioni cerchiamo di mettere a nudo la composizione, renderla il più semplice possibile per capire dove si trova il centro dell’emozione. La semplicità della melodia spogliata ti avvicina idealmente al momento in cui l’autore l’ha composta. Questa è la parte più interessante del nostro lavoro, o almeno, quella che noi amiamo di più”.